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Quante volte hai sentito parlare di progetti che, nonostante le migliori intenzioni, sono falliti miseramente? 

Magari era un’idea brillante, un nuovo prodotto, un servizio innovativo, o anche un investimento ambizioso. 

Eppure, alla fine, non ha funzionato. Perché succede? 

Spesso la causa principale è una scarsa pianificazione o, peggio ancora, l’assenza di un’analisi approfondita prima di iniziare.

In questo articolo parleremo dell’importanza di avere un quadro chiaro di ciò che un progetto potrebbe costare e dei benefici che potrebbe portare, prima ancora di cominciare. 

Questo processo, chiamato studio di fattibilità, è uno strumento essenziale per evitare che un’idea promettente si trasformi in un fallimento costoso

Ma non parliamo di progetti qualunque: ci concentreremo in particolare su quelli legati all’analisi dei dati e all’intelligenza artificiale, settori in rapida crescita ma anche altamente complessi e potenzialmente rischiosi.

Lo studio di fattibilità è un’analisi preliminare che viene condotta per valutare se un progetto è realizzabile e se ha senso portarlo avanti. 

Nel contesto di progetti di analisi dati e intelligenza artificiale, questo studio diventa ancora più cruciale. 

Qui, la complessità tecnica, i costi elevati e l’incertezza sui risultati finali rendono fondamentale avere una visione chiara fin dall’inizio

Lo studio di fattibilità aiuta a rispondere a domande come: “Abbiamo i dati giusti? La tecnologia disponibile è adeguata? Quali saranno i costi di sviluppo e implementazione? Il progetto è sostenibile nel lungo termine?

Nel corso di questo articolo, esploreremo i motivi per cui uno studio di fattibilità è essenziale per i progetti di analisi dati e intelligenza artificiale.

Studio di fattibilità: cos’è

Nel contesto di progetti di analisi dati e intelligenza artificiale, lo studio di fattibilità è un processo fondamentale che permette di valutare se l’iniziativa può essere realizzata con successo e se ha senso portarla avanti. 

A differenza di altri tipi di progetti, quelli basati sui dati richiedono un’analisi preliminare molto specifica che si concentra innanzitutto sulla situazione attuale e sullo stato dei dati disponibili all’interno dell’organizzazione.

Uno degli aspetti più critici in uno studio di fattibilità per progetti di analisi dati e AI è comprendere la qualità, la quantità e la pertinenza dei dati che l’organizzazione ha a disposizione. 

È essenziale verificare se i dati esistenti sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati o se è necessario raccoglierne di nuovi. 

La disponibilità di dati accurati, aggiornati e rilevanti è la base su cui si fonda l’intero progetto. 

Se i dati disponibili non sono adeguati, il progetto rischia di fallire ancora prima di iniziare.

Un altro elemento cruciale dello studio di fattibilità è la definizione chiara dell’obiettivo finale del progetto

Sapere esattamente cosa si vuole ottenere permette di orientare tutte le fasi successive del progetto, dall’analisi dei dati alla modellazione algoritmica, fino alla fase di implementazione. 

Avere un obiettivo ben definito aiuta a mantenere il focus e ad evitare deviazioni che potrebbero compromettere il successo del progetto.

Una volta chiariti i dati a disposizione e gli obiettivi, si procede con l’analisi dei costi

Questa parte dello studio considera tutti i costi associati al progetto, inclusi quelli per la preparazione e la pulizia dei dati, lo sviluppo e la manutenzione dei modelli di intelligenza artificiale, e l’infrastruttura tecnologica necessaria. 

È importante stimare questi costi con precisione per evitare sorprese spiacevoli lungo il percorso.

Con lo studio di fattibilità, inoltre, si esamina anche i potenziali benefici del progetto, che possono essere sia diretti come l’aumento delle vendite o la riduzione dei costi operativisia indiretti come un miglioramento della capacità decisionale o un vantaggio competitivo sul mercato

In progetti di analisi dati e AI, i benefici possono derivare dalla capacità di estrarre informazioni utili dai dati, automatizzare processi complessi o migliorare la personalizzazione dei servizi offerti.

È fondamentale anche identificare e valutare i rischi associati al progetto. 

Nel caso di progetti basati sull’AI e sull’analisi dei dati, i rischi possono riguardare problemi di qualità dei dati, difficoltà nell’implementazione delle soluzioni tecnologiche, o la possibilità che i risultati ottenuti non siano quelli sperati. 

Anticipare questi rischi permette di sviluppare piani di mitigazione efficaci.

Infine, lo studio di fattibilità considera le opportunità che il progetto potrebbe aprire, come aprire nuovi flussi di entrate, migliorare significativamente i processi aziendali, o accedere a nuove capacità di analisi e previsione che possono rivoluzionare il modo in cui l’organizzazione opera.

L’obiettivo principale di uno studio di fattibilità è quello di determinare se il progetto è realizzabile e se vale la pena investirci risorse.

In sintesi, lo studio di fattibilità in questo contesto serve a rispondere a domande fondamentali come:

  • Abbiamo i dati necessari per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati?
  • L’obiettivo del progetto è chiaro e raggiungibile con le risorse e le competenze a nostra disposizione?
  • I benefici attesi giustificano i costi e i rischi associati?

Con uno studio di fattibilità ben condotto, l’organizzazione può prendere decisioni informate e ridurre al minimo i rischi, garantendo che il progetto abbia le migliori probabilità di successo.

Studio di fattibilità: costi e benefici

Prima di lanciarsi in un progetto di analisi dati e di intelligenza artificiale, è fondamentale avere una stima accurata di tutti i costi coinvolti

Questo non riguarda solo l’aspetto finanziario, ma anche il tempo necessario e le risorse umane da impiegare.

Nell’ambito dell’analisi dati e dell’IA, i costi finanziari possono essere significativi.

I progetti di intelligenza artificiale possono richiedere molto tempo per essere completati, specialmente nelle fasi di sviluppo e test. 

È essenziale stimare quanto tempo sarà necessario per ogni fase del progetto, dalla raccolta dei dati alla modellazione e all’implementazione finale. 

Una sottostima del tempo necessario può portare a ritardi significativi e a un aumento dei costi complessivi.

Inoltre la disponibilità e il coinvolgimento delle giuste competenze sono cruciali.

Il costo del personale qualificato, insieme alla formazione necessaria per il team esistente, deve essere considerato attentamente. 

Una stima accurata di questi costi permette di evitare sorprese lungo il percorso e di garantire che il progetto sia sostenibile dal punto di vista finanziario, temporale e delle risorse.

Mentre la valutazione dei costi ci aiuta a capire l’investimento necessario, l’analisi dei benefici ci permette di prevedere il ritorno che possiamo ottenere da tale investimento. 

È essenziale che i benefici siano ben identificati e misurabili, per giustificare l’iniziativa e supportare la decisione di proseguire.

Un’analisi accurata dei benefici consente di prevedere il ritorno sugli investimenti. 

È importante tradurre questi benefici in termini economici, per poter confrontare il ROI atteso con i costi stimati.

L’analisi dei benefici serve anche a giustificare l’iniziativa agli stakeholder, che potrebbero essere scettici o preoccupati riguardo ai costi iniziali elevati o ai rischi associati. 

Se i benefici attesi superano chiaramente i costi e i rischi, il progetto può essere visto come un investimento strategico a lungo termine piuttosto che come una spesa onerosa.

La storia è ricca di esempi di progetti fallimentari dovuti a una scarsa valutazione dei costi e dei benefici, specialmente nel campo della tecnologia.

Studio di fattibilità: esempi da non seguire

Per comprendere meglio dell’importanza di effettuare degli studi di fattibilità prima di intraprendere percorsi ambiziosi ma fallimentari, vediamo qui di seguito alcune organizzazioni che hanno fallito a causa della mancanza di uno studio di fattibilità adeguato.

Quibi: Il fallimento di una piattaforma di streaming da 1,75 miliardi di dollari

Quibi, una piattaforma di streaming lanciata nel 2020, è stato uno dei progetti tecnologici più ambiziosi degli ultimi anni. 

Fondata da Jeffrey Katzenberg e guidata dall’ex CEO di eBay Meg Whitman, Quibi ha raccolto circa 1,75 miliardi di dollari di finanziamenti prima del lancio. 

L’idea era quella di offrire contenuti video brevi, pensati per essere consumati su dispositivi mobili.

Nonostante il forte sostegno finanziario e la partecipazione di star di Hollywood, Quibi è fallito in meno di un anno. 

Uno dei principali problemi è stata la scarsa valutazione della domanda del mercato per un servizio del genere, specialmente in un’epoca dominata da giganti dello streaming come Netflix e YouTube. 

Inoltre, Quibi non ha considerato adeguatamente come il pubblico avrebbe effettivamente utilizzato il servizio, sottovalutando l’importanza delle piattaforme social nella distribuzione di contenuti brevi. 

Google Glass: la rivoluzione indossabile che non è mai decollata

Google Glass, lanciato per la prima volta nel 2013, era un progetto ambizioso di Google per creare occhiali intelligenti con realtà aumentata. 

Gli occhiali promettevano di cambiare il modo in cui le persone interagivano con la tecnologia, sovrapponendo informazioni digitali al mondo reale.

Nonostante il grande clamore iniziale, Google Glass ha affrontato una serie di problemi che non erano stati adeguatamente valutati prima del lancio. 

Tra questi, la preoccupazione per la privacy, in quanto le persone temevano di essere registrate senza il loro consenso, e la mancanza di un chiaro caso d’uso per il prodotto. 

Anche il design ingombrante e il prezzo elevato hanno contribuito al fallimento. 

Google ha ritirato il prodotto dal mercato di massa nel 2015, dopo aver riconosciuto che non aveva affrontato correttamente le esigenze e le preoccupazioni dei consumatori prima del lancio. 

Un’analisi di fattibilità più approfondita avrebbe potuto identificare questi problemi in anticipo.

Concorde: l’aereo supersonico che ha bruciato miliardi

Il Concorde è stato uno degli aerei più iconici della storia dell’aviazione, capace di volare a velocità supersoniche e di attraversare l’Atlantico in meno di tre ore e mezza. 

Tuttavia, nonostante la sua innovazione tecnologica, il progetto Concorde si è rivelato un fallimento finanziario.

Il progetto ha sofferto di costi operativi estremamente elevati e di un mercato limitato. 

Avviato negli anni ’60, non ha tenuto conto del cambiamento delle dinamiche economiche e del mercato dell’aviazione, che sono diventate più sensibili ai costi del carburante e alla sostenibilità finanziaria.

Inoltre, il rumore generato dall’aereo e le limitazioni imposte sulle rotte supersoniche hanno ridotto il numero di voli e quindi la redditività del servizio. 

La mancanza di una valutazione realistica dei costi operativi e del mercato ha portato alla fine dei voli del Concorde nel 2003, con enormi perdite finanziarie per i governi e le compagnie aeree coinvolte.

Studio di fattibilità: quando le dimensioni non contano

Spesso si pensa che uno studio di fattibilità sia necessario solo per i grandi progetti, con investimenti di milioni di euro, ma la realtà è molto diversa. 

Anche per investimenti più modesti, come quelli di poche decine di migliaia di euro, uno studio di fattibilità è fondamentale. 

Anzi, per progetti di piccola o media portata, specialmente per le organizzazioni più piccole, la valutazione preventiva dei costi e dei benefici può essere ancora più cruciale.

Quindi, perché è importante per investimenti più contenuti? 

Anche se l’investimento iniziale è ridotto rispetto ai grandi progetti che abbiamo visto, un fallimento può comunque avere conseguenze significative. 

Le piccole e medie imprese (PMI), ad esempio, spesso operano con margini di profitto limitati e budget ridotti, il che significa che ogni euro speso deve portare un ritorno tangibile. 

Un errore di valutazione potrebbe comportare una perdita significativa, che potrebbe mettere a rischio la stabilità finanziaria dell’intera azienda.

Immagina di lanciare un progetto che richiede un investimento di 50.000 o 100.000 euro, una somma che per molte piccole imprese rappresenta una parte consistente del loro capitale. 

Senza uno studio di fattibilità, il rischio è di scoprire troppo tardi che i dati disponibili non sono sufficienti, che il mercato non è pronto, o che i costi sono stati sottostimati. 

Uno studio di fattibilità, che potrebbe costare poche centinaia di euro, rappresenta un piccolo prezzo da pagare rispetto ai potenziali rischi. 

Per poche centinaia di euro, puoi ottenere una valutazione chiara e oggettiva del progetto, identificando in anticipo eventuali problemi e opportunità. 

Questo investimento iniziale può aiutarti a evitare errori costosi, proteggendo il capitale e assicurando che il progetto abbia maggiori possibilità di successo.

Un grande gruppo può permettersi di assorbire le perdite di un progetto fallimentare senza gravi conseguenze, ma per una piccola impresa, anche una perdita relativamente piccola può avere un impatto devastante. 

Ecco perché per le PMI e per progetti di dimensioni minori, è ancora più importante effettuare uno studio di fattibilità:

  1. Maggior rischio di esaurimento delle risorse
    Le piccole organizzazioni spesso hanno accesso limitato a finanziamenti e risorse. Se un progetto non va come previsto, può esaurire rapidamente le risorse disponibili, mettendo a rischio altre aree critiche dell’azienda.
  2. Capacità di recupero limitata
    Le piccole imprese hanno meno capacità di recupero rispetto alle grandi organizzazioni. Un grande errore può richiedere anni per essere superato, se non porta addirittura alla chiusura dell’azienda. Uno studio di fattibilità aiuta a evitare questi scenari, fornendo una valutazione realistica dei rischi e dei benefici.
  3. Massimizzazione del valore degli investimenti
    Per le piccole imprese, ogni investimento deve portare il massimo valore possibile. Uno studio di fattibilità garantisce che l’investimento sia ben ponderato e che ogni euro speso contribuisca al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
  4. Protezione della reputazione
    Anche progetti minori possono influenzare la reputazione di un’azienda. Un progetto fallimentare può danneggiare la fiducia dei clienti, dei fornitori e degli investitori, mentre uno studio di fattibilità può aiutare a evitare che questo accada, migliorando la pianificazione e l’esecuzione del progetto.

Uno studio di fattibilità non è solo un’opzione per le grandi organizzazioni con progetti multimilionari. 

Investire poche centinaia di euro in uno studio di fattibilità può salvaguardare decine di migliaia di euro e proteggere l’intera azienda da potenziali fallimenti, assicurando che ogni progetto inizi con le migliori probabilità di successo.

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