Ora che il 2023 si avvicina alla fine, è il momento ideale per riflettere sull’evoluzione straordinaria che l’Intelligenza Artificiale ha compiuto durante questi mesi intensi e innovativi.
Quest’anno ha segnato un’epoca cruciale per l’AI: abbiamo assistito a progressi significativi che l’hanno trasformata in un cardine fondamentale dell’innovazione e della trasformazione digitale.
Aziende di ogni dimensione hanno accolto con favore le potenzialità dell’AI, integrandola in maniere sempre più creative ed efficaci nei loro processi.
Il 2023 ha rappresentato un punto di svolta, con il riconoscimento diffuso del valore intrinseco dell’Intelligenza Artificiale.
L’AI non è più percepita come un mero gadget tecnologico, ma è diventata uno strumento che sta rivoluzionando il modo in cui le imprese operano, permettendo di agire con maggiore efficienza, velocità e ingegnosità, e trasformando radicalmente processi e decisioni in un mercato in costante evoluzione.
Il 2023 ha visto tra i principali protagonisti i sistemi di Generative AI, come GPT-4 di OpenAI, e in quest’ultima parte dell’anno Gemini di Google.
Questi foundation models hanno aperto nuove frontiere nella creazione di contenuti originali, come immagini, testi e musica.
In un nostro precedente articolo “ChatGPT e non solo: l’uso dei prompt nell’AI Generativa”, abbiamo esplorato come queste tecnologie, con l’uso appropriato dei prompt, stiano producendo risultati di grande valore.
Tuttavia, non è solo l’AI Generativa a segnare importanti traguardi.
Anche l’Intelligenza Artificiale tradizionale ha portato benefici significativi nel settore produttivo, automatizzando compiti ripetitivi e rischiosi, migliorando la qualità dei prodotti, e sviluppando soluzioni personalizzate.
Nel marketing, l’AI ha permesso alle aziende di personalizzare le campagne pubblicitarie e di raggiungere i clienti in modo più efficace.
Nel settore finanziario si è rivelata uno strumento prezioso per individuare frodi e fornire consulenze personalizzate.
Infine, il 2023 è stato un anno fondamentale anche per la regolamentazione dell’AI, con l’Europa in prima linea con la definizione dell’AI Act.
2023: l’anno dell’AI Generativa
Il 2023 si è rivelato l’anno chiave per l’affermazione dell’AI Generativa.
Il report di McKinsey “The state of AI in 2023: Generative AI’s breakout year” ha messo in luce come questa forma avanzata di Intelligenza Artificiale sia rapidamente diventata una tendenza dominante nel settore.
Il documento evidenzia il potenziale rivoluzionario dell’AI Generativa in vari ambiti, come la manifattura, la pubblicità e l’industria dell’intrattenimento.
In particolare, nel campo della produzione, questa tecnologia ha permesso la realizzazione di prodotti e servizi su misura che rispondono alle esigenze dei consumatori.
Nike è un esempio emblematico: l’azienda ha impiegato l’AI Generativa per disegnare scarpe personalizzate che si adattano perfettamente ai piedi dei clienti.
Allo stesso modo, Ford ha introdotto innovazioni nel suo processo produttivo grazie all’AI, riducendo i tempi di assemblaggio del 20%.
Anche Samsung ha fatto passi da gigante, migliorando la produzione dei suoi pannelli LCD e abbattendo la percentuale di difetti del 50%.
Nel marketing, l’AI Generativa si è dimostrata fondamentale nella personalizzazione delle campagne, con aziende come Amazon che hanno creato annunci pubblicitari “tailor-made” per i loro clienti.
Facebook, dal canto suo, ha utilizzato questa tecnologia per identificare il target più ricettivo per determinati annunci.
Il rapporto McKinsey illustra come l’AI generativa possa effettivamente trasformare il settore manifatturiero, rendendolo più efficiente e personalizzato.
Le aziende stanno riconoscendo sempre di più il valore in queste tecnologie nell’incrementare l’efficienza e la competitività.
Inoltre, il rapporto mette in evidenza l’importanza delle questioni etiche legate all’AI, con un focus crescente su tematiche come la discriminazione e l’impatto sull’occupazione.
Secondo McKinsey, il 2023 è solo l’inizio di un’era di innovazioni dell’Intelligenza Artificiale, un ambito in costante e rapida evoluzione con infinite possibilità applicative.
Ma qual è stato l’impatto dell’AI Generativa in Italia?
Si osserva che le aziende manifatturiere italiane sono ancora in una fase embrionale nell’adozione di queste nuove tecnologie, sebbene vi sia un interesse crescente.
Un altro report di Anitec-Assinform indica che solo il 10% delle aziende manifatturiere italiane ha implementato sistemi di Intelligenza Artificiale nel 2023, con una previsione di aumento al 25% entro il 2025.
Il report mette in luce come le imprese che hanno già adottato l’AI stiano ottenendo vantaggi notevoli, inclusi un incremento dell’efficienza operativa, un elevato miglioramento nella qualità dei prodotti, e la capacità di offrire soluzioni personalizzate ai clienti.
Per le aziende italiane che prevedono di introdurre l’Intelligenza Artificiale nel loro ecosistema nel futuro prossimo, diventa fondamentale considerare tre aspetti cruciali:
- Definizione chiara degli obiettivi
È vitale stabilire obiettivi precisi e misurabili per guidare l’implementazione e valutare il successo delle iniziative di AI.
- Valutazione delle competenze interne
Un’accurata analisi delle competenze e delle risorse interne è essenziale per capire se l’azienda è pronta a integrare l’AI, o se necessita di formazione aggiuntiva e supporto esterno.
- Disponibilità di dati adeguati
L’efficacia dell’AI dipende dalla qualità e dalla quantità dei dati disponibili. Le aziende devono assicurarsi di avere accesso a un volume di dati sufficiente e di qualità per permettere ai sistemi di operare in modo ottimale.
Con una strategia ben definita e un approccio sistematico allo sviluppo di questi tre pilastri, le aziende possono aspirare a conseguire risultati che oggi potrebbero sembrare irraggiungibili senza l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.
Questo percorso non solo migliorerà le operazioni correnti, ma aprirà anche nuove strade per innovazioni e progressi nel mondo aziendale.
2023: un nuovo orizzonte normativo per l’Intelligenza Artificiale in Europa
Il 9 dicembre è stato un giorno storico per la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale in Europa, con l’approvazione dell’AI Act da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea.
Questo regolamento, destinato a entrare in vigore il 1° gennaio 2026, rappresenta un passo decisivo nella definizione di un quadro normativo per l’Intelligenza Artificiale.
L’AI Act classifica i sistemi di AI in quattro categorie di rischio:
- Rischio minimo
Sistemi AI con impatti trascurabili sui diritti e interessi fondamentali delle persone. - Rischio accettabile
Sistemi AI con potenziali rischi, controllabili attraverso misure adeguate. - Rischio elevato
Sistemi AI con rischi significativi, che necessitano di una scrupolosa valutazione e mitigazione. - Rischio inaccettabile
Sistemi AI con rischi talmente gravi da renderli proibiti.
Per i sistemi che rientrano nelle prime tre categorie, l’AI Act impone una serie di requisiti essenziali:
- Efficacia
Garantire che l’AI raggiunga gli obiettivi previsti. - Equità
Evitare discriminazioni nella progettazione e implementazione. - Sicurezza
Minimizzare i rischi per la sicurezza delle persone. - Trasparenza
Assicurare la comprensione del funzionamento e dei rischi associati. - Responsabilità
Dimostrare la conformità ai criteri stabiliti dal regolamento.
In particolare, i sistemi di AI ad alto rischio devono subire una valutazione di impatto approfondita prima del loro lancio, per individuare e mitigare i potenziali pericoli.
L’AI Act mira a bilanciare l’innovazione con la protezione dei diritti umani, stabilendo un modello di regolamentazione che potrebbe influenzare standard globali, essendo il primo del suo genere a livello mondiale.
AI, manifatturiero e 2024: cosa ci dobbiamo attendere per il nuovo anno?
Nel 2024 l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul settore manifatturiero sarà davvero importante.
Previsioni indicano che l’AI giocherà un ruolo sempre più fondamentale, grazie alla sua capacità di automatizzare compiti quotidiani, ottimizzare la produttività, e stimolare lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
Un recente sondaggio condotto da Deloitte, che ha coinvolto 1200 responsabili IT e dirigenti di aziende manifatturiere globali, ha evidenziato una tendenza in crescita nell’adozione delle nuove tecnologie.
I risultati del sondaggio hanno rivelato che:
- Il 40% delle aziende manifatturiere ha già integrato l’AI in alcune operazioni.
- Un significativo 70% prevede di aumentare gli investimenti nei prossimi tre anni.
- Automazione, analisi dei dati e manutenzione predittiva emergono come i principali ambiti di investimento.
Il sondaggio ha inoltre messo in luce i benefici tangibili per le aziende che hanno implementato l’AI, come:
- Efficienza e produttività
Le aziende hanno riscontrato notevoli miglioramenti nell’efficienza e nella produttività dei processi produttivi grazie all’Intelligenza Artificiale. - Riduzione dei costi
L’impiego dell’AI ha portato a una significativa riduzione dei costi operativi. - Qualità dei prodotti
L’introduzione dell’AI ha contribuito al miglioramento della qualità dei prodotti. - Esperienza cliente
Le aziende hanno registrato un incremento nella soddisfazione dei clienti, grazie a prodotti e servizi più raffinati.
Deloitte conclude che l’Intelligenza Artificiale possiede un potenziale immenso per rivoluzionare il settore manifatturiero, rendendolo più efficiente, produttivo e all’avanguardia.
Guardando al 2024, ci si aspetta che le aziende accelerino ulteriormente l’adozione delle nuove tecnologie di AI.
Ciò comporterà investimenti mirati in automazione avanzata, e analisi dei dati per una comprensione più profonda delle dinamiche di mercato e manutenzione predittiva per ottimizzare la longevità e le prestazioni delle apparecchiature.
Inoltre, l’introduzione dell’AI nel manifatturiero favorirà un approccio più agile e personalizzato alla produzione, con un’attenzione crescente verso la sostenibilità e l’efficienza energetica.
L’integrazione di sistemi AI avanzati potrebbe anche stimolare la collaborazione tra uomo e macchina, portando a un nuovo paradigma di produzione intelligente e flessibile.
Che cosa fare nel 2024?
Nel 2023 noi di DataDeep abbiamo consolidato le fondamenta di numerose realtà manifatturiere, avviando percorsi strategici per l’introduzione di tecnologie sostenibili e a lungo termine.
Un focus chiave del nostro approccio è stato la formazione del personale: un elemento cruciale per garantire un’integrazione completa e efficace dei nuovi sistemi.
Abbiamo inoltre puntato a sensibilizzare sulle soluzioni più adatte alle esigenze specifiche delle aziende, evitando l’adozione di tecnologie che, seppur attraenti, non rispondono alle problematiche concrete del quotidiano.
Ciò che è emerso dal nostro lavoro è che molte aziende ancora gestiscono dati incompleti o inaccurati, che ostacolano lo sviluppo di modelli di apprendimento automatico efficaci.
Prima di adottare soluzioni avanzate, è fondamentale capire qual è il materiale a disposizione e, se necessario, intervenire per raccogliere informazioni più accurate.
Per questo motivo consigliamo di definire un percorso che si possa sviluppare nel medio-lungo termine, senza cedere alla frenesia di adottare qualsiasi soluzione di tendenza.
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Nel 2024 ci stiamo preparando a introdurre grandi novità, con l’ambizione di condividere le ultime tecnologie e tendenze nel campo dell’Intelligenza Artificiale.
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